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Abbiate pazienza, ma è mai possibile che dopo un determinato tempo , la melatonina possa sostituirsi ai farmaci antidepressivi? Scusatemi di nuovo, ma per me è una boutade!Non ho mai sentito uno specialista fare queste affermazioni, eppure ne ho consultati 3 o 4 !Fosse vero tirerei un sospiro di sollievo! Grazie per l'eventuale risposta.
Domanda posta da: Dario
Lo chieda alle centinaia di persone che son riuscite ,associando certamente grande forza di volontà .

Risposta da: Melatonina.it
Cosa crede che sia questa nuova molecola da poco brevettata?

Nuovi antidepressivi



Si è tenuto la settimana scorsa a Parigi il quinto congresso sul cervello, che ha riunito quasi 5000 specialisti, fra psicologi e psichiatri. Si è parlato di un nuovo metodo terapeutico per combattere la depressione.

Un francese su cinque rischia di confrontarsi con la depressione durante la sua esistenza, il che significa, come tutti sanno, sperimentare un'angoscia terribile, ben diversa da un momento di leggera malinconia. È una vera e propria patologia e non "un'assenza di volontà degli individui più deboli" come una volta si riteneva. I relativi sintomi sono: scarso tono dell'umore, pensieri suicidari, problemi alimentari, scarsa autostima, eloquio rallentato, difficoltà di concentrazione, ansia. La depressione è accompagnata da stanchezza cronica, specialmente al mattino, stato continuo di sonnolenza e, spesso anche una serie di dolori vari, detti funzionali, senza rapporto con una causa somatica.

La terapia attuale della depressione si basa prinicpalmente sugli antidepressivi, a volte anche sull'elettroshock, o sulle psicoterapie di sostegno.

Si è visto che, nel 70% dei casi, una presa in carico ben condotta riesce a curare il paziente ed a evitare alcune delle complicazioni quali inabilità socioprofessionale, cronicizzazione, tentativo di suicidio, ecc - ma nel 30% dei casi, i pazienti non sembrano sufficientemente sensibili ai farmaci. E questo nel caso si tratti dei "nuovi" antidepressivi che agiscono sulla serotonina e sulla noradrenalina, i due neurotrasmettitori che facilitano la comunicazione fra i neuroni, o sugli antidepressivi di vecchia generazione.

Questo fa capire quanto sia importante scoprire altre soluzioni terapeutiche.

E' stato dimostrato che il 90% di soggetti depressi ospedalizzati e il 40 - 60% dei pazienti trattati a domicilio presentano delle variazioni importanti nel ciclo del sonno, caratterizzate da un allungamento del periodo di addormentamento, una riduzione del sonno lento profondo con frequenti risvegli notturni e mattinieri. Questi disordini vanno di pari passo con le modifiche della temperatura corporea e una serie di anomalie a livello della secrezione di cortisolo, l'ormone della crescita, gli ormoni tiroidei, la melatonina, tutto sotto il controllo dell'orologio biologico interno dell'organismo. "Abbiamo oggi strumenti farmacologici per esplorare queste modificazioni dei ritmi e per tentare di comprenderli meglio ipotizzando che essi siano alla base della depressione." dice il Professor Pierre-Michel Llorca, capo del servizio di psichiatra a Clermont-Ferrand.

"L'orologio biologico interno è ancora poco conosciuto, ma si sa che determinate zone situate nell'ipotalamo controllano buona parte di queste funzioni biologiche cicliche attraverso la melatonina, prodotta durante la notte" specifica ilProfessor Jean Dalery, capo servizio di psichiatria a Lione. Presso soggetti normali, sappiamo che vi è un picco della secrezione di melatonina intorno alle tre del mattino, mentre nel depresso, questo picco è molto limitato, o addirittua non è presente. L'importanza della melatonina nella depressione era stata già esplorata alcuni anni fa, ma allora non vi furono risultati significativi. Da allora in poi, dei ricercatori hanno scoperto che era necessario lavorare sui due sistemi della neurotrasmissione, quello della melatonina e quello della serotonina, per ottenere degli effetti positivi. I ricercatori del laboratorio di Servier in Francia hanno allora sviluppato una nuova molecola, la "agomelatina", la quale agirà allo stesso tempo sia sui recettori della melatonina situati nei nuclei soprachiasmatici e su determinati recettori del sistema della serotonina. Buoni risultati si sono già avuti con animali sottoposti a stress cronico. Sull'uomo la molecola è in sperimentazione, alla fase III. Oltre che un antidepressivo efficace, la nuova molecola serve per migliorare la struttura del sonno, spesso molto disturbata nei pazienti depressi. La molecola non è ancora commercializzata e al momento è in corso la registrazione presso l'agenzia europea. I medici potranno presto disporre di un antidepressivo con un nuovo meccanismo di azione, che potrà permettere di migliorare la presa in carico di quei pazienti sui quali i trattamenti attuali non hanno effetto. Almeno così sperano i ricercatori.



Fonte: http://clinicadellatimidezza.blogspot.com/2007/01
/nuovi-antidepressivi.html



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Risposta da: Melatonina.it
Grazie dell'esauriente contributo allegato, pero' io non ho problemi di sonno e con la melatonina dormo profondamente e al risveglio impiego circa 1/2 a riprendermi!Ne uso 3mg da circa 20/25gg .Posso assumerne una quantita' frazionata? Grazie

Risposta da: Dario
Ho riflettuto 10 min. su quanto scritto sopra! E ritengo di aver ragione quando ho sempre sostenuto che nessun farmaco sperimentato fino ad adesso era efficace.
Domanda seria:devo limitare l'uso di antidepressivi e prendere melatonina?Io la prendo volentieri, il problema consiste soltanto nell'intorpidimento e casomai i risultati si vedono dopo quanti mesi? Questi maledetti farmaci mi hanno ridotto quasi all'impotenza!!!Vi ringrazio se mi fornite un quadro terapeutico, in quanto adesso prendo 10mg di Prozac o Fluoxeren.Grazie di nuovo,mi avete fatto pensare seriamente! Gli allegati ai farmaci o bugiardini hanno proprio un epiteto consono! Grazie e Ciao

Risposta da: Dario
Noi non possiamo darle una terapia da seguire , perchè se non superficialmente, non conosciamo la sua situazione .
Il nostro compito si limita a suggerire ove ve ne sia la volontà la diminuzione di farmaci fatta gradualmente a fronte dell'assunzione di melatonina ,preferibilmente in doppia somministrazione ,una compressa all'imbrunire ed un'altra nel momento di coricarsi .L'intorpedimento è probabilmente dovuto alla sovrapposizione di farmaci con la melatonina ,indice che per lei è già possibile diminuire il farmaco , associ a tutto questo una buona dose di forza di volontà ed in 6 /8 mesi sarà fuori dal tunnel.

Risposta da: Melatonina.it
La ringrazio per la sollecitudine e la chiarezza.
Di nuovo grazie

Risposta da: Dario
Dopo un periodo di assunzione di Melatonina di circa 25/30 gg mi sembra di essere meno teso e piu' disposto verso il futuro! E' possibile in cosi' breve tempo ottenere dei benefici o si tratta di un effetto placebo?

Mi ha solo rattristato un po' il leggere di quel signore che senbra si sia informato sulla calcificazione dell'epifisi e sul possibile uso di curcuma! Cmq tendo a rendervi esplicito che la mia domanda iniziale era meramente provocatoria!D'altra parte a Pisa chi ha frequentato la Scuola Normale Superiore non vengono chiamati Normalisti ma spregiativamente anormali! Faccio parte anch'io della schiera! Arrivederci e grazie

Risposta da: Dario
Effetto placebo ....,se l'effetto placebo risolve migliaia e migliaia di problematiche ,ben venga ,io son certo che ci sia molto di più ,ma comunque ben venga.

Risposta da: Melatonina.it
Scusi dott. , ma la epifisi regola anche la libido e i disturbi legati al sex..,poiche' avendo assunto per mesi farmaci serotoninergici mi sono ritrovato con una bella disf.erett..le!Soloda pochi giorni ed assumendo melatonina 3mg da circa 26gg sto ritrovando un piacere perduto!
Mi scusi per le domande ma essendo ing. e non medico per sapere devo informarmi in svariati modi.Quanto al problema della calcificazione , se ha notizie circa la Curcuma la prego di farmi sapere! Grazie della pazienza ma mi sono affezionato a questo sito! Grazie e scusi di nuovo.

Risposta da: Dario
Perchè è come se lei tira una coperta corta se copre i piedi scopre la testa e viceversa .
La melatonina è l'unica molecola naturale in grado di riequilibrare il sistema.

Risposta da: Melatonina.it




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