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Buongiorno,
vorrei avere informazione da parte vostra sulla melatonina, in quanto navigando in internet ci sono molti siti che ne parlano bene mentre molti altri sostengono che ci sono studi effettuati in cui non viene dimostrata l'efficacia della melatonina per la cura del sonno. Vorrei anche sapere se ci sono interazioni con l'assunzione eventuale dopo 1 o 2 ore di EN gocce oppure con tinture di piante tipo melissa, valeriana ecc.
Grazie.
Domanda posta da: Ely
La mia riposta riguardo all'efficacia della melatonina ovviamente è di parte ,quindi non vale nulla! Le rispondo quindi con delle considerazioni : Secondo lei, centinaia di studi (non finanziati dall'industria farmaceutica ovviamente,ma effettuati da liberi ricercatori o da università .come nel caso del Prof. Castrovejo che negli ultimi anni ha effettuato decine di studi) ,e pubblicazioni scientifiche ,con tanto di prove documentate ,valgono qualcosa?La melatonina è tra le 5 molecole più studiate e su cui ci sono più pubblicazioni ,può essere solo effetto placebo ,come sostengono i detrattori sponsorizzati dall'industria del farmaco ,oppure resio miopi dall'industria stessa?
La melatonina ha rarissime controindicazioni con farmaci (solo anticoagulanti) , non certo con i prodotti fitoterapici e nemmeno con quelli chimici ,In certi casi ne migliora l'efficacia ,questo è il motivo per cui spesso si consiglia di ridurne gradualmente l'utilizzo.
Le allego l'ultimo studio effettuato in Spagna riguardo al sonno:


Melatonina più efficace dei sonniferi?


Ideale nella regolazione del ritmo sonno-veglia, favorisce l'addormentamento. Purché la si assuma correttamente




MILANO - Non c'è niente che possa farci riposare bene e regolarmente quanto la melatonina, nemmeno i sonniferi. Questo è quanto sostengono i ricercatori dell'Università di Granada, autori di uno studio (pubblicato sulla Revista de Neurología) che li ha visti impegnati in un'approfondita analisi delle proprietà del cosiddetto «ormone del sonno» - la melatonina, appunto - prodotto dal nostro corpo (dalla ghiandola pineale) durante la notte.

UN SOSTITUTO? - Secondo gli scienziati spagnoli, mentre la melatonina endogena (ossia secreta dall'organismo umano) riveste un ruolo importante nella regolazione circadiana del sonno, quella esogena (assunta come medicinale) ha la capacità di influenzare alcuni aspetti del sonno fisiologico, quali la latenza (il periodo che intercorre tra il momento in cui si chiudono gli occhi e quello in cui ci si addormenta) e la qualità. In sostanza, quindi, l'assunzione di melatonina aiuta a prender sonno e a dormire bene. I farmaci sintetici derivati dalla melatonina rappresentano, per gli studiosi, un'alternativa terapeutica assai interessante nel trattamento delle alterazioni crono-biologiche del ciclo sonno-veglia, a patto che siano assunti nel modo corretto, a orari precisi e regolarmente, non a caso o «al bisogno».

NIENTE DI NUOVO - Lino Nobili, direttore del centro di medicina del sonno all'ospedale Niguarda di Milano, ha riferito al Corriere.it che, a suo parere, il lavoro dei ricercatori di Granada «seppur interessante, non costituisce una novità, ma conferma cose già note». Infatti, come spiegato dal dottor Nobili, già si sapeva che «la melatonina, prodotta dal nostro organismo, serve a sincronizzare il ritmo luce-buio con il ritmo sonno-veglia e pertanto la sostanza più che un effetto ipnotico (inducente il sonno) ha un effetto di regolazione dei ritmi circadiani». Tuttavia, ha precisato ancora l'esperto, recenti lavori hanno mostrato che «in molti soggetti la melatonina può facilitare anche l'addormentamento, riducendo la latenza del sonno». Ma, anche in questo caso, «già l'esperienza clinica aveva mostrato che in alcuni soggetti la melatonina può dare sonnolenza».



Fonte: Corriere

El consumo de melatonina, una hormona natural que segrega el propio cuerpo humano, regula el sueño mejor que los somníferos


05 November 2009 University of Granada - Communications Department


La melatonina, una hormona natural segregada por el propio cuerpo humano, es un magnífico regulador del sueño que está llamado a sustituir a los somníferos, mucho más agresivos, para corregir el ritmo sueño/vigilia cuando se altera el reloj biológico del hombre. Así lo ha confirmado una investigación llevada a cabo por Darío Acuña-Castroviejo y Germaine Escames, profesores del Instituto de Biotecnología (Centro de Investigación Biomédica de la Universidad de Granada), quienes durante años han realizado un completo análisis de las propiedades de esta hormona natural que segrega la glándula pineal.

La melatonina (denominada por muchos ‘hormona de la oscuridad’, porque el organismo la produce por la noche) está siendo en la actualidad muy empleada por la industria farmacéutica para diseñar medicamentos sintéticos derivados de ella, que suponen una herramienta terapéutica muy interesante para el tratamiento de las alteraciones del sueño. No en vano, la Agencia Europea de Medicamentos (EMEA, por sus siglas en inglés) autorizó en el año 2007 el uso de melatonina para este tipo de terapias, tras años de debate sobre la conveniencia de esta medida.

Tomarla a horas concretas
Los investigadores de la Universidad de Granada afirman que la melatonina “es un cronobiótico de gran eficacia en el tratamiento de las alteraciones cronobiológicas del ciclo sueño/vigilia”, si bien su administración “debe realizarse a determinadas horas del día, en las cuales inducirá un adelanto o un retraso de fase según convenga”. Por ello, los científicos destacan que “la falta de efecto de la melatonina se asocia, la mayoría de las veces, a una inadecuada administración”.

Los autores de este trabajo, publicado en la Revista de Neurología (2009), afirman que la melatonina endógena (esto es, la que segrega el propio organismo humano) “desempeña un importante papel en la regulación circadiana del sueño”, mientras que la melatonina exógena (la administrada como fármaco) “influye sobre aspectos del sueño como su latencia y su calidad”.

De hecho, la capacidad de la melatonina para readaptar el reloj biológico se ha estudiado inicialmente en sujetos ciegos, ya que éstos no pueden servirse de la información del fotoperíodo para activar el marcapasos endógenos que segrega la melatonina por la noche. Los científicos señalan que la administración de melatonina cada 24 horas (1-10 mg/día) restablece los ritmos en estas personas, incluido el sueño/vigilia, sincronizándolos a un período de 24 horas.

El uso de la melatonina para regular el sueño no es el único trabajo realizado en el Instituto de Biotecnología de la UGR. En los últimos años, los profesores Acuña y Escames han demostrado que esta sustancia sirve también para frenar el envejecimiento celular, para tratar enfermedades como el Parkinson y para frenar la muerte celular provocada por procesos infecciosos agudos que afectan a todo el organismo y que se conoce técnicamente como sepsis. Precisamente, en la actualidad tienen en marcha un ensayo clínico en Fase II para evaluar el efecto terapéutico de la melatonina en el shock séptico en pacientes, financiado por el Instituto de Salud Carlos III.



www.alphagalileo.org



Risposta da: Melatonina.it
Vi ringrazio per aver fatto chiarezza, io ho iniziato ad assumerla solo da 2 giorni...
Cordiali saluti.

Risposta da: Ely




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