non sono nuova del forum. ho 43 anni. è la prima volta che soffro di insonnia. non ho mai preso ansiolitici . sono circa 9 mesi che soffro di insonnia in seguito ad un forte stress. ho preso 2 mesi la melatonina della valdispert con scarsi risultati . poi , sotto vostro consiglio sto prendendo da circa un mese e più la melatonina night e da un mese il clavis harmoniae . alterno nel dormire : a volte dormo bene , poi capita una cosa stana un giorno dormo e il giorno dopo no .Premetto che sono stata da un psicologo che mi ha detto che soffro di uno stato ansioso post traumatico( alimentato dalla paura di non riuscire a dormire ) : voi pensate che la melatonina può aiutarmi oppure che se alla base c' è uno stato ansioso la melatonina non è sufficiente? Comunque sto riscontrando minore stanchezza durante il giorno ;infatti anche se non dormo non sono proprio stanca . voi mi consigliate di continuare con la melatonina, forse la mia problematica è radicata e ci vuole tempo oppure devo curarmi con qualche altro medicinale ? Domanda posta da: barbara |
Io la melatonina la consiglio a chiunque abbia superato i 35 anni d'età ,.....a prescindere. E' una molecola naturale ,non ha controindicazioni ,centinaia di studi supportano teorie che vanno in problematiche che c'entrano con il sonno ,ma certe apparentemente sono slegate e sfociano sfociando nella prevenzione e nella medicina antiaging . Sono certo che la melatonina agisca anche su di lei ,come su chiunque ,non si capirebbe altrimenti la sua presenza in ogni forma di vita e in ogni sua cellula cosa ci farebbe se non fosse una molecola essenziale. Lo stato d'ansia e la paura di non dormire sono degli stati d'animo che condizionano la fisiologia ,lei potrà incontrare difficoltà ,ma stia sicura che la sua miglior alleata sarà la melatonina . Il primo segnale lo ha avuto ,la minor stanchezza durante il giorno , l'altrananza di nottate buone e altre meno positive è un fatto consueto . L'utilizzo di Clavis Harmnoniae ,complementare alla melatonina e nato specificatamente per poter supportare la risincronizzazione agendo sull'energia psicologica,attraverso peptidi, può essere un avalido alleato. Il tempo è la variabile ed è condizionato dai nostri recettori, che possono essere più o meno sensibili e dalla radicatezza della problematica. Risposta da: Melatonina.it |